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Ho da dirvi davvero tanto su questa seconda edizione dell’Honda Adventure Roads, un viaggio mozzafiato.

40 piloti, tra clienti Honda, giornalisti e concessionari del marchio alato, sono partiti lo scorso 1° marzo da Durban per arrivare dopo 3.800 km a Cape Town. 12 giorni di viaggio in sella alla mitica Africa Twin 1000 nella colorazione tricolor HRC fornita di borse laterali originali Honda, oltre ad una pratica borsa morbida impermeabile 50 lt Enduristan e un ricco kit di viaggio marchiato Honda Adventure Roads. Il viaggio si è articolato tra strade asfaltate e fuoristrada misto, percorrendo tutto il Sud Africa da est a ovest passando per il piccolo Stato del Lesotho con temperature che oscillavano tra i 10 gradi in montagna e i 45 gradi del deserto.

I partecipanti erano tutti appassionati motociclisti con un buon background motociclistico, amanti del marchio Honda e ovviamente vogliosi di avventura. Provenienti da gran parte dell’Europa (tanti spagnoli, francesi e tedeschi), qualcuno da oltreoceano. Honda Europe ha fatto un gran lavoro! L’organizzazione infatti è stata impeccabile: organizzatori e collaboratori giovani simpatici e preparati, ognuno con un ruolo preciso e in sintonia tra di loro. L’organizzazione era formata da: cinque jeep fuoristrada di assistenza, meccanici, medici ben equipaggiati per intervenire tempestivamente in qualsiasi evenienza e da una troupe di fotografi e cameraman pronti a creare un ricordo di questo fantastico viaggio. I fuoristrada di assistenza che ci seguivano durante le giornate in moto avevano il compito di trasportare i bagagli di tutti i piloti e farli trovare prontamente in camera d’hotel la sera ad ogni partecipante. Inoltre organizzavano ‘pause caffè’ a metà mattinata in luoghi caratteristici e panoramici in cui i piloti avevano modo di rilassarsi e rifocillarsi in mezzo alla natura, molte volte con viste e paesaggi rimarchevoli.

Fiore all’occhiello è stata la possibilità di trarre consigli e guidare insieme a Grandi piloti del Rally Team HRC quali Joan Barreda, Ignacio Cornejo e il grande Jean Michele Bayle, il quale ci ha accompagnato per tutti i 12 giorni di viaggio dando consigli e mostrando ai partecipanti il suo stile di guida.

Ogni giornata si articolava nello stesso modo: sveglia presto, super colazioni internazionali a buffet per iniziare al meglio la giornata, breve briefing e, prima della partenza generalmente verso le 8 30, ci si ritagliava del tempo per controllare ed equipaggiare la propria Africa Twin alla tappa giornaliera, che generalmente copriva tra i 300 e i 400 km: mai stancanti, mai noiosi, sempre ben guidati e con la giusta alternanza tra asfalto e off-road. Per non parlare dei paesaggi rigogliosi e i suoi colori, della sensazione di maestosità e grandezza che traspariva guardando all’orizzonte mentre si viaggiava, delle reazioni, saluti folcloristici e sguardi degli abitanti locali, molte volte attoniti o altre volte felici, i quali non avevano forse mai visto moto di quelle dimensioni dal vivo, si stupivano vedendone passare 40 tutte uguali. A volte sono scambi di sguardi unici, che dicono tanto, ti fanno vivere l’esperienza, per quell’istante, sotto un punto di vista completamente differente. La scelta di far partire ogni pilota con il proprio “Trippy” (navigatore ) è stata fondamentale per la buona riuscita del viaggio. Non capitanavano dunque le guide: con 40 piloti sarebbe stato problematico, bensì ogni pilota era libero di partire autonomamente, avendo il proprio navigatore con la traccia giornaliera completa di punti ristoro, rifornimenti, pranzo ed eventuali punti pericolosi segnalati in modo chiaro. Dunque ogni pilota era libero di procedere al proprio passo, in compagnia di altri piloti o in solitudine, vivendo a pieno l’avventura in totale sicurezza poiché, oltre al navigatore, si era forniti di localizzatore GPS con possibilità di segnalare gli eventuali guasti alla moto o infortuni fortunatamente mai occorsi, anche perché la filosofia del viaggio Honda Adventure Roads, lo ricordiamo, è vivere l’avventura e non una gara! Generalmente la giornata in sella terminava verso l’imbrunire o poco prima e partiva il relax più assoluto.

Le locations scelte per i pernottamenti, come si può immaginare quando organizza Honda Europe, erano ricercati, lussuosi e molte volte con area Relax completa. Strutturati per accogliere 40 piloti sporchi e le proprie Africa Twin (non da meno) fino alla mattina seguente, hanno sempre offerto ottime cene, colazioni e pernottamenti. È capitato di dormire in bungalows circondati da babbuini, in tenda in mezzo alla savana, in hotel di lusso situati nei parchi naturali e in un villaggio accanto a piste da sci sopra i 3000 mt di altitudine.

È stato veramente un viaggio mozzafiato curato nei minimi dettagli che consiglierei a chiunque è amante in primis dei viaggi in moto, della natura e dell’avventura, che abbia una buona conoscenza del motociclismo fuoristrada, la volontà, il piacere e le capacità necessarie per affrontare due settimane andando in moto ogni giorno per diverse ore.  È un viaggio economicamente impegnativo ma non appena sarete li a vivere l’avventura capirete quanto ne sia valsa la pena e vi renderete conto che la richiesta economica è assolutamente proporzionata, anzi, vi renderete conto che il viaggio in realtà vale oggettivamente ancora di più grazie all’impegno di Honda Motor Europe a soddisfare i propri clienti tendendo sempre al meglio. Non vi resterà che il fantastico ricordo e la voglia di partecipare al prossimo evento Honda Adventure Roads che si tiene con cadenza biennale.

 

Marco Ghezzi

Motostar

Ecco alcune foto che abbiamo scattato durante il nostro viaggio!

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