
COMUNICATO STAMPA TECNICO, DEDICATO AGLI APPASSIONATI DI AFRICA TWIN
L’icona delle maxienduro è stata totalmente rinnovata. Il design stile Rally è più compatto, sportivo e aggressivo da qualsiasi punto di vista ed è più leggera di 4 kg. Crescono la cilindrata del motore bicilindrico parallelo, da 998 a 1.084 cc, la potenza da 95 a 102 CV e la coppia da 99 a 105 Nm. Tutto nuovo il telaio in acciaio e il telaietto reggisella in alluminio. Migliora anche la dotazione elettronica che vede debuttare la piattaforma inerziale IMU a 6 assi che sovrintende a tutti gli ausili alla guida: controllo di trazione HSTC a 7 livelli, cornering ABS a 2 modalità, antiwheelie a 3 livelli. Sulla versione con cambio DCT influisce anche sui cambi marcia in curva. Si evolve l’acceleratore Throttle By Wire che ora offre 6 Riding Mode, 4 preimpostati più 2 completamente personalizzabili. La strumentazione alta, in stile rally, prevede uno schermo TFT touch a colori di 6.5” che integra Apple CarPlay® e la connettività Bluetooth per tutti gli altri smartphone. Un ulteriore schermo LCD amplia la gamma di informazioni visualizzate. Confermato l’impianto luci full-LED, ora dotato di luci diurne DRL, mentre debutta il Cruise Control. La nuova CRF1100L Africa Twin è omologato Euro5.
Honda ha aspettative alte: si pensi che il modello CRF1100L è nato nel 2016 e in meno di 4 anni ha venduto oltre 87.000 esemplari. La versione 2020 è veramente una bomba ed estremamente versatile: ottima sulle lunghissime percorrenze, ad ogni latitudine, è molto apprezzata anche dai mototuristi o da chi ne fa un uso utilitaristico sui tragitti quotidiani.
Progettata per assicurare il massimo del controllo, la posizione di guida è caratterizzata da una sella più stretta, per rendere facile posare i piedi a terra, e da un manubrio rialzato che assicura una straordinaria efficacia alla guida in fuoristrada.
Stile ed equipaggiamento
- Design compatto progettato per l’offroad, con sella stretta e manubrio rialzato
- Touchscreen TFT a colori da 6,5” multifunzione utilizzabile anche con guanti
- Connessione Apple CarPlay® per iPhone® per accedere alle app di navigazione e visualizzare i percorsi, effettuare e ricevere telefonate utilizzando un casco con cuffie Bluetooth e molto altro
- Connettività Bluetooth per smartphone
- Fari full-LED con luci diurne DRL ( Daytime Running Lights) adattive
- Cruise control
Il parabrezza basso migliora la visibilità e la facilità di movimento del pilota, mentre l’altezza della sella rimane di 870-850 mm. Il manubrio è stato invece rialzato di 22,5 mm per assicurare una posizione di guida più eretta e un controllo più efficace sia da seduti che in piedi sulle pedane.
La coda è più sottile e la sella più stretta di 40 mm consente di appoggiare i piedi a terra con maggiore facilità. Anche la forma della sella è stata attentamente sagomata per facilitare i movimenti longitudinali del pilota. In opzione sono disponibili sia una sella ribassata di 25 mm (845-825 mm) o rialzata di 25 mm (895-875 mm).
Gli indicatori di direzione sono dotati della funzione Emergency Stop Signal per i casi di ‘panic stop’. Una volta raggiunti i 50 km/h, se vengono azionati entrambi i freni e viene rilevata una improvvisa intensa decelerazione le frecce lampeggiano rapidamente per avvisare gli altri utenti della strada del potenziale pericolo. In caso di pioggia, dato che l’aderenza è inferiore, avvalendosi come input dell’intervento dell’ABS la soglia di lampeggio si adegua ad una decelerazione inferiore. Per una maggiore praticità in viaggio e nell’uso quotidiano, gli indicatori di direzione sono dotati di disattivazione automatica, non con un semplice timer, ma rilevando la velocità delle ruote per riconoscere le svolte.
Motore
- La cilindrata sale a 1.084 cc; potenza max 102 CV, coppia max 105 Nm
- Motore completamente aggiornato: nuova testata, fasatura e alzata valvole riviste, corpi farfallati maggiorati e nuovo impianto di scarico
- Rapporti del cambio e materiale degli ingranaggi ottimizzati, peso ridotto
- Terminale con valvola di scarico (ECV) per una migliore erogazione e un sound ancora più coinvolgente a tutti i regimi
L’architettura del motore bicilindrico parallelo a 8 valvole Unicam è invariata ma per il 2020 la cilindrata sale da 998 cc a 1.084 cc. La potenza massima passa da 95 CV a 102 CV, sempre a 7.500 giri/min, la coppia massima cresce da 99 Nm a 105 Nm a 6.250 giri/min. Il significativo aumento di potenza e coppia si avverte dai 2.500 giri/min fino al limitatore.
Invariata la fasatura a 270° dell’albero motore e l’accensione a scoppi irregolari, che determinano eccezionali doti di trazione e un caratteristico sound da ‘V twin’. Ridisegnata invece completamente la testata, che ora ha condotti di aspirazione dell’aria e condotti di aspirazione della miscela allineati e rettilinei. Si crea così un profilo più favorevole ai flussi, si favorisce l’efficacia dei nuovi corpi farfallati da 46 mm e degli iniettori, ora in grado di spruzzare uno spray più diretto all’interno della nuova camera di scoppio. L’accensione è sempre a due candele per cilindro e le mappature sono totalmente nuove.
Il sistema di distribuzione monoalbero Unicam è una soluzione che deriva dalla Honda CRF450R per il motocross, e si caratterizza per l’uso di un solo albero a camme ottenuto per pressofusione. Ne risulta una testata estremamente compatta e un’efficiente conformazione della camera di scoppio. La leggerezza del sistema contribuisce inoltre alla centralizzazione delle masse. Sul nuovo motore di 1.084 cc aumenta l’alzata delle valvole di aspirazione e scarico, ora pari a 9,3 mm e 10,2 mm (rispetto ai precedenti 8,6 mm e 9,2 mm).
Per gestire in maniera efficiente il maggiore flusso dei gas di scarico dovuto alla maggiore cilindrata e potenza, il terminale è ora dotato di valvola ECV (Exhaust Control Valve), che si apre superato un certo regime in modo da favorire l’erogazione di potenza sia ai bassi che agli alti regimi, ed emettere un sound coinvolgente ai bassi e grintoso agli alti regimi.
Il basamento è diviso verticalmente ed incorpora il serbatoio dell’olio (la lubrificazione è a carter semi-secco), mentre la pompa dell’acqua è alloggiata all’interno del carter frizione, con termostato integrato nella testata. Inoltre, a muovere le pompe di olio e acqua sono i due contralberi di bilanciamento. A ulteriore dimostrazione della genialità del cambio a doppia frizione, il basamento è identico a quello della versione con cambio tradizionale.
La lubrificazione a carter semi-secco prevede il serbatoio dell’olio incorporato e in posizione ribassata, con coppa dalla ridotta profondità in modo da limitare al minimo lo sviluppo in altezza del motore.
Sul nuovo motore di 1.084 cc, la precisione degli ingranaggi di bilanciamento anteriori e posteriori è stata migliorata, consentendo l’eliminazione degli ingranaggi parastrappi; l’aggiunta di una ruota fonica assicura la rilevazione delle accensioni irregolari, funzione importante per la conformità OBD2/Euro5. Per lo stesso motivo le sonde lamba 02 sono state sostituite dai sensori LAF (Linear Air Fuel) nei collettori per consentire una misurazione più accurata del rapporto miscela aria/carburante. La frizione in alluminio prevede piatto spingidisco e cestello ‘assistiti’ tramite rampe inclinate che determinano maggiore facilità di azionamento della leva e, scalando i rapporti, la funzione antisaltellamento. Il diametro della frizione è ora più piccolo e presenta una minore tensione della molla per un azionamento ancor più morbido. Il cambio manuale a sei rapporti assicura cambiate precise e innesti sicuri anche nelle più gravose condizioni di guida off-road. Gli ingranaggi sono stati ridisegnati e realizzati con un materiale ancora più resistente.
Elettronica di gestione del motore e dello chassis
Nel 2018, quando la CRF1100L ha beneficiato del primo upgrade, il motore dell’Africa Twin ha visto l’introduzione del comando del gas Throttle By Wire (TBW), che ha consentito una gestione più precisa del carattere dell’erogazione e del controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control). Sulla nuova Africa Twin 2020 il sistema TBW si è ulteriormente evoluto e ora opera sulla base delle informazioni ricevute dalla piattaforma inerziale IMU a sei assi.
I parametri motore regolabili sono numerosi: Potenza (P) è ora a 4 livelli, il freno motore (EB) offre 3 livelli, il controllo di trazione HSTC (T) dispone sempre di 7 livelli (più la disattivazione) ma grazie alla maggiore precisione offerta dai dati provenienti dalla IMU (beccheggio, rollio, imbardata) ogni livello di intervento è stato rimodulato per adeguarsi ancora meglio al Riding Mode impostato.
È stato introdotto il controllo dell’impennata anti-wheelie (W) a 3 livelli (più la disattivazione), anch’esso molto preciso ed efficace grazie ai dati forniti dalla IMU. Il livello 1 consente l’impennata “di potenza” della ruota ma evita il sollevamento improvviso. Il livello 3 impedisce il sollevamento; il livello 2 è intermedio.
I Riding Mode preimpostati sono 4:
– TOUR, modalità pensata per i viaggi a pieno carico con passeggero e bagagli
– URBAN, scelta perfetta per l’uso quotidiano su ogni tipo di strada
– GRAVEL, opzione indicata per percorsi sterrati e per tutti i casi di bassa aderenza
– OFF-ROAD, per ottenere la massima efficacia di guida in fuoristrada
A disposizione poi due Riding Mode personalizzabili, USER 1 e USER 2.
Ogni Riding Mode offre una diversa combinazione di Potenza (P), freno motore (EB), ABS posteriore (Active e Cancel) e modalità G per il modello con cambio DCT. Il controllo di trazione HSTC (T) e il controllo dell’impennata antiwheelie (W) sono sempre liberamente impostabili. Nel caso del modello con cambio DCT è sempre libera anche la scelta della modalità (D, S1-2-3, MT).
Cambio a doppia frizione DCT (Dual Clutch Transmission)
- Cambi marcia istantanei e senza interruzione dell’erogazione sia in modalità manuale (MT) che automatica (Drive, Sport 1-2-3)
- La modalità S (Sport) a 3 livelli sfrutta regimi di cambiata e scalata progressivamente più elevati per un dinamismo sportivo di guida
- La funzionalità G per l’offroad massimizza la trazione
- Il sistema di riconoscimento delle pendenze adatta i cambi marcia in presenza di salite e discese
- La piattaforma inerziale IMU perfeziona i tempi di eventuali cambiate in curva
I cambi marcia sono velocissimi, silenziosi ed ininfluenti sull’assetto della moto, che accelera e rallenta più efficacemente e senza alcun beccheggio, con la massima efficienza dinamica e nel pieno comfort sia per il pilota che per il passeggero. Tra i pregi ulteriori, la grande affidabilità e durata (dato che non è possibile “sbagliare marcia” o non inserirla correttamente), l’impossibilità che si spenga per errore del pilota e la facilità di guida nel congestionato traffico urbano o sui tratti offroad più impegnativi.
Sulla nuova Africa Twin 2020, essendo dotata di piattaforma inerziale IMU, migliora ulteriormente anche l’efficacia delle eventuali cambiate in curva, rendendole ancora più naturali che in passato.
Telaio e ciclistica
- Piattaforma inerziale IMU a 6 assi posizionata nel centro di gravità
- Telaio in acciaio riprogettato, più leggero
- Nuovo leggero telaietto reggisella in alluminio, imbullonato
- Forcellone in alluminio di derivazione CRF450R, più leggero e rigido
- Cornering ABS a due modalità, ‘road’ e ‘offroad’
- Sospensioni Showa con nuove molle e tarature per l’idraulica
Al cuore delle elevate prestazioni su strada e in fuoristrada della nuova Africa Twin 2020 c’è la piattaforma inerziale (IMU) a 6 assi Bosch MM7.10, posizionata al centro della moto. Essa misura l’angolo/velocità di rollio, beccheggio e imbardata in tempo reale. L’unità influisce sul comportamento e sulla sicurezza attiva della moto attraverso il comando del gas TBW, il controllo di trazione HSTC, il cornering ABS con funzione anche di antisollevamento ruota posteriore e il sistema anti-impennata antiwheelie.
Il telaio in acciaio è completamente nuovo. Pur mantenendo l’andamento a semi-doppia culla sdoppiata, è stato interamente ridisegnato con l’obiettivo di ridurre il peso e migliorare il rendimento dell’Africa Twin sia su strada che in fuoristrada. La rigidità attorno al cannotto di sterzo è stata ottimizzata per aumentare la sensazione di padronanza sull’anteriore, mentre le travi discendenti sono più sottili, dritte e prive del traversino anteriore. Il telaio pesa 1,8 kg in meno rispetto al precedente. È nuovo anche il telaietto reggisella, ora in alluminio e imbullonato. Più stretto (-40 mm) è ora largo 195 mm in modo da rendere più facile posare i piedi a terra. Sempre in alluminio ma totalmente ridisegnato è il forcellone, di derivazione CRF450R, più leggero del precedente di 0,5 kg e complessivamente più rigido. La nuova CRF1100L Africa Twin pesa 226 kg con il pieno di benzina, ben 4 kg in meno rispetto al precedente modello di 998cc.
La forcella rovesciata Showa a cartuccia con steli da 45 mm, a perno avanzato, ha una corsa di ben 230 mm. È completamente regolabile (precarico, escursione, compressione) ed è stata modificata internamente per aumentare la precisione di guida e le prestazioni sia su strada che in fuoristrada. Come sul precedente modello, il peso è minimo, grazie alla piastra superiore in alluminio pressofuso, alla piastra inferiore in alluminio forgiato e al cannotto di sterzo in alluminio estruso, con una rigidità perfettamente bilanciata poiché entrambe le piastre serrano i foderi con 4 viti ciascuna. L’ammortizzatore Showa garantisce un’escursione della ruota di 220 mm, anche in questo caso al top della categoria. Ha corpo centrale da 46 mm e serbatoio del gas esterno solidale (piggy-back), per prestazioni di smorzamento stabili anche nelle più gravose condizioni di guida off-road. Il precarico molla è facilmente regolabile tramite registro idraulico a pomello, così come sui registri di compressione ed estensione si agisce in pochi secondi con un cacciavite.
Sul telaio, le piastre laterali all’altezza del pivot sono pressate, sul lato interno sono in acciaio 600MPa ad alta resistenza, il lato esterno è ottenuto per ‘imbutitura’, processo che offre anche un’estetica più raffinata. Il traversino interno che congiunge le due piastre è anche il supporto superiore del monoammortizzatore, fissato con giunto sferico radiale, soluzione che ha migliorato la percezione di trazione della ruota posteriore.
Relativamente all’ABS, la piattaforma inerziale IMU acquisisce le informazioni su angolo di inclinazione e decelerazione (provenienti dai sensori di velocità delle ruote foniche), in modo che venga applicato sempre il corretto grado di intervento antibloccaggio. Il sistema funziona anche da antisollevamento della ruota posteriore durante le frenate più intense, in modo da assicurare la stabilità. Per l’ABS sono disponibili due modalità, ‘road’ e ‘offroad’, ed è disattivabile solo nei Riding Mode OFFROAD e USER 1-2.
Dotate di pastiglie freno in metallo sinterizzato, le pinze freno progettate da Nissin esclusivamente per l’Africa Twin, mordono dischi flottanti da 310mm con piste dal profilo a margherita e flange in alluminio, offrendo ottima modulabilità in fuoristrada ed eccellente potenza frenante su strada. L’impianto frenante posteriore è composto da un disco wave da 256 mm e da una pinza a 1 pistoncino e garantisce ottime decelerazioni.
I cerchi sono a raggi con camera d’aria, soluzione tipica delle vere moto da enduro. L’anteriore è da 21″ e il posteriore da 18″, con canale rispettivamente di 2.15” e 4.00”. Gli pneumatici misurano 90/90-21 (ant.) e 150/70-18 (post) ed hanno intaglio adeguato alla guida su strada ma con canali larghi per assicurare un apprezzabile grip in fuoristrada. Si possono montare coperture alternative specifiche per il fuoristrada i cui codici di velocità sono riportati sulla carta di circolazione.

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