La scelta della prima moto è ciò che andrà a condizionare il futuro motociclistico: è una scelta molto difficile da fare e deve essere ponderata attentamente.
Se si pensa ad un modello più sportivo ed essenziale, la CB125R è la risposta di Honda.
La sua linea si ispira alle moto di cubatura maggiore CB300R e CB650R, andando ad abbracciare lo stile Neo Sport Cafè della casa nipponica: grande faro rotondo con doppio fascio d’illuminazione, strumentazione LCD compattissima, codino corto ed affusolato, ma non per questo scomodo per il passeggero. Il telaio è una struttura in acciaio tubolare con fazzoletti pressati e sagomati di irrigidimento.
La forcella a steli rovesciati da 41 mm, esteticamente identica a quelle presenti sulle moto di cilindrata maggiore, prevede un set-up consono sia alla guida più dinamica che a quella più cittadina. Al posteriore, un monoammortizzatore è collegato ad un forcellone scatolato in acciaio con bracci differenziati. L’impianto frenante sarebbe in grado di fermare moto di livello superiore: all’anteriore c’è un disco flottante da 296 mm con pinza a 4 pistoncini ad attacco radiale, mentre al posteriore è presente un disco da 220 mm con pinza a pistoncino singolo.
Anche la misura dei pneumatici fa intendere che con la CB125R è possibile iniziare a fare sul serio: 110/70 R17 all’anteriore e 150/60 R17 al posteriore. Il suo peso di soli 125,8 kg con il pieno di benzina, assicura un’eccezionale maneggevolezza su strada e manovrabilità da fermi. I consumi di 48,2 chilometri al litro assicurano percorrenze di circa 480 km con un pieno.
Se si cercano invece versatilità e bassi costi di gestione, la CB125F è capace di offrire questo e molto altro. L’ampio manubrio e la posizione di guida naturale non affaticano spalle e braccia, inoltre facilitano molto le manovre a bassa velocità. Il telaio in acciaio e il reparto sospensioni, costituito da forcella a steli tradizionali e doppio ammortizzatore posteriore, lavorando sinergicamente con gli pneumatici da 18 pollici, permettono di digerire molto bene le irregolarità dell’asfalto cittadino. Il reparto freni è concreto ed adatto anche a chi è veramente alle primissime armi: impianto a disco anteriore e posteriore a tamburo con sistema CBS (Combined Braking System), che ripartisce la forza frenante anche alla ruota posteriore azionando soltanto leva del freno anteriore. Il suo motore monocilindrico a 4 tempi euro4, dotato di controalbero in grado di azzerare le vibrazioni, è progettato per dare il massimo ai bassi e medi regimi, con una risposta pronta allo scattare del semaforo, garantendo consumi attorno ai 50 chilometri al litro.
Se invece si volesse rivivere i grandi classici delle due ruote senza incappare in mezzi poco affidabili, la nuova Honda Monkey è la vostra scelta. Ispirata alla versione del 1963, ne ricalca fedelmente stile ed emozioni.
Il telaio monotrave è robusto ed è ideale per un’ampia varietà di condizioni di guida.
Anche il forcellone, realizzato in tubi di sezione ovale, richiama il design tondeggiante che caratterizza l’intera linea della moto. La forcella rovesciata è abbinata ai doppi ammortizzatori posteriori dalla generosa escursione. Il disco anteriore da 220 mm, con pinza a 2 pistoncini, e quello posteriore da 190 mm, con pinza a un pistoncino, forniscono sempre un’adeguata potenza frenante che, sull’asse anteriore, può contare sull’ABS . I cerchi ospitano pneumatici da 12 pollici, che portano l’altezza sella a soli 775 mm.
Il serbatoio da 5,6 litri è verniciato bicolore con lo storico logo dell’Ala Dorata e cromaticamente abbinato al telaio, al forcellone e alle sospensioni. Cromature anche sui parafanghi alti in acciaio, sulla protezione dello scarico, sugli specchietti retrovisori e sul manubrio alto.
Il lato più simpatico della Monkey si nota fin da subito: la strumentazione digitale LCD ammicca lampeggiando quanto si gira la chiave su ON, e prevede tachimetro, contachilometri con due parziali e l’indicatore del livello del carburante. Tutte le luci sono a LED.
Il motore della nuova Monkey è un monocilindrico orizzontale monoalbero a 2 valvole da 125 cc, raffreddato ad aria, studiato per un uso specifico in città. Il cambio è a 4 marce e permette percorrenze di oltre 65 chilometri con un litro di carburante, grazie anche al suo peso di 107 kg in ordine di marcia.
L’attuale panorama delle 125 Honda offre molta scelta e la possibilità di soddisfare qualsiasi necessità e disponibilità economica: basta giocare ai videogiochi e perdere tempo sui social, è tempo di vivere la città e le strade come i grandi.